A Catania il “grande vecchio” e i giovani del Conservatorio

RACHMANINOV Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 18 DVOŘÁK Sinfonia n. 9 in mi minore Dal Nuovo Mondo” op. 95 pianoforte Barry Douglas Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, direttore Charles Dutoit   

Catania, Teatro Massimo Bellini, 4 ottobre 2023

Per la seconda manifestazione della sua 48ma Stagione Concertistica, l’Associazione Musicale Etnea di Catania ha invitato due celebri artisti: il direttore d’orchestra svizzero Charles Dutoit e il pianista nordirlandese Barry Douglas, che hanno richiamato al Teatro Massimo Bellini il pubblico delle grandi occasioni. Ad esibirsi con loro i giovani dell’ Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania. In programma il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov e, nella seconda parte, la Nona Sinfonia di Antonín Dvořák, detta “Dal nuovo mondo”. Nei passi iniziali del Concerto in do minore di Rachmaninov Douglas è apparso piuttosto contratto, forse perchè non molto a suo agio con il pianoforte messogli a disposizione, ma poi si è via via sciolto, riuscendo a trarre dallo strumento dei fraseggi ben articolati e delle pregevoli idee interpretative. Douglas è però rimasto nella stessa postura, cioè quasi immobile e chino sul pianoforte, per tutta la durata dell’esecuzione, rinunciando così a coinvolgere il pubblico con la gestualità ampia e suadente che si richiede in genere all’interprete di un concerto tardoromantico. Inoltre, tra Douglas e Dutoit non si è stabilita una convincente sintonia; il direttore elvetico seguiva infatti una sua visione, piuttosto convenzionale ed incline al sentimentalismo, di un concerto che ha invece un impianto espressivo di grande drammaticità; dimensione questa, alla quale il pianista si è meglio accostato. E dunque l’esito complessivo della loro performance è stato sì ammirevole, ma non entusiasmante. Barry Douglas si è comunque confermato un grande professionista della tastiera, dotato com’ è di una tecnica magistrale, di prese accordali granitiche e nel contempo di un tocco sensibile e vario. Calorosamente applaudito, ha ringraziato il pubblico eseguendo Ottobre dal ciclo delle Stagioni di Čajkovskij. Dutoit, si sa, è un mago dell’arte direttoriale, ma fa soprattutto impressione la straordinaria energia con cui, ad 87 anni, riesce ancora a muoversi sul podio con una gestualità scattante e sicura.

Barry Douglas

Gli autentici eroi della serata sono stati i giovani strumentisti dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “V. Bellini” di Catania, accanto ai quali sedevano ai leggii alcuni docenti dell’istituto. Bravi davvero e in tutti i settori –  dagli archi ai legni. dagli ottoni alle percussioni – questi studenti sono da tempo selezionati e preparati con cura dal direttore del Conservatorio, il pianista e direttore d’orchestra Epifanio Comis che, per citare solo uno dei recenti impegni, all’inizio dell’estate scorsa li ha diretti nella corte dell’Istituto Salesiano della città in un programma di musiche raveliane. Forti di questo importante tirocinio, essi hanno potuto affrontare con la opportuna concentrazione il minuzioso quanto paziente lavoro di concertazione svolto da Charles Dutoit su una partitura complessa ed estesa qual è la Nona Sinfonia di Dvořák. Le prove sono durate tre giorni interi, ed è stato emozionante vedere tanti ragazzi e ragazze che, nelle brevi pause concesse dal Maestro, lo attorniavano entusiasti per chiedergli consigli, o per fargli apporre un autografo sulle proprie parti d’orchestra, o ancora, per scrivere una dedica su qualche CD da lui inciso con la favolosa Orchestra di Montréal: un’ esperienza per tutti loro indimenticabile. A proposito dellasinfonia di Dvořák va notato come, al giorno d’oggi, la celeberrima partitura inizi a mostrare qualche segno di invecchiamento: l’elaborazione dei temi appare talora prolissa ed alcuni sviluppi suonano enfatici; la Sinfonia “Dal nuovo mondo” rimane tuttavia un’opera sempre gradita dal pubblico per la varietà accattivante delle sue melodie e per le forti suggestioni suscitate dagli spettacolari effetti dinamici e ritmici creati dal compositore boemo. Ripetute ovazioni hanno festeggiato al termine del concerto Dutoit e l’eccellente compagine giovanile del Conservatorio catanese.

Dario Miozzi

Data di pubblicazione: 9 Ottobre 2023

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