Torna a Milano “Spirito del tempo”

Laura Faoro

FESTIVAL SPIRITO DEL TEMPO | TEATRI DEL SUONO D’OGGI

II EDIZIONE 2023

BACK TO NEW YORK: DOWNTOWN MUSIC SKETCHES

MILANO 29 SETTEMBRE – 8 OTTOBRE 2023

Direzione Artistica: Laura Faoro

Torna per la seconda edizione il festival di arti performate più giovane di Milano SPIRITO DEL TEMPO | TEATRI DEL SUONO D’OGGI, quest’anno dedicato alla scena artistica newyorkese degli anni ’60, dopo aver esplorato “Stockhausen a Milano” in collaborazione con la Fondazione Stockhausen per il debutto del ’22.

Ed i luoghi scelti sono già un manifesto programmatico delle intenzioni di trasversalità del festival nell’esplorare le radici della performance d’arte di oggi: ADI Design Museum, il centro culturale poli-funzionale BASE Milano e la factory creativa SanteriaToscana31.

Ideato dalla giovane e virtuosa flautista Laura Faoro, da sempre impegnata nella ricerca musicale intesa come performance inter artes tanto da essere stata Premio Stockhausen 2019 e ‘22, il festival SPIRITO DEL TEMPO | TEATRI DEL SUONO D’OGGI pensato da sempre per la città di Milano come crocevia di sperimentazioni, giunge alla sua seconda edizione con un progetto che è in ogni suo dettaglio un manifesto di intenzioni verso il futuro e uno stimolo alla creatività della città più innovativa d’Italia.

BACK TO NEW YORK: DOWNTOWN MUSIC SKETCHES infatti indagherà le radici della performance odierna proponendo un focus sulla Downtown Music di New York degli anni ‘60, nei suoi intriganti incroci tra musica, arte contemporanea, danza e happening, con quattro appuntamenti principali, da John Cage a Morton Feldman, da Julius Eastman a Laurie Anderson. Dunque la scena artistica nella Manhattan in pieno fermento creativo, quel milieu che sfuma i confini tra le arti e dà vita ad inediti incroci tra musica, danza, arti visive, happening. I mondi, i linguaggi, le vite degli artisti che si influenzano ispirandosi a vicenda, allargando i limiti dell’atto performativo e di fatto mettendo nuove basi per la “performance” come la concepiamo oggi.

E se già la prima edizione aveva cercato ambientazioni inconsuete a Milano come cornici dell’omaggio a Stockhausen, la seconda edizione sceglie i suoi luoghi con una logica precisa perfettamente coerente al messaggio sinestetico del festival e con il periodo storico narrato e indagato nelle performances, quegli anni ’60 di Manhattan che hanno davvero inventato il concetto di post-industriale: il museo dinamico ADI Design Museum nell’ex centrale elettrica, il centro culturale poli-funzionale BASE Milano nel complesso ex Ansaldo di Via Tortona e la factory creativa SanteriaToscana31, altro spazio in disuso riportato a nuova vita dal Comune di Milano. Ognuna delle tre sedi inoltre è già di per sé vocata alla trasversalità delle arti ed ha un suo pubblico aperto e disponibile ad accogliere nuove suggestioni per cui davvero il festival che stimola la nuova creatività di Milano, perfettamente si innesta nel fertile humus offerto dalla giovane storia di questi tre luoghi. Ogni performance sarà inoltre introdotta da un incontro in chiave divulgativa perché per quanto in tanti pensino di conoscere il milieu della New York anni ’60, il progetto di Laura Faoro dimostra che ancora molta strada è da fare nel processo di conoscenza e comprensione.

Si parte infatti il 29 settembre al BASE Milano con il più attuale ma di certo meno conosciuto tra i protagonisti di quel decennio germinale: Julius Eastman, unico nero omosessuale, queer ante litteram, nel cosmo del minimalismo dominato invece da intellettuali bianchi e di Eastmann viene presentata in prima esecuzione assoluta in città Femenine, definita dal New York Times “la cosa più chiaramente bella che Eastman abbia scritto in una carriera trascorsa a sfidare il suo pubblico”.

Si prosegue il 30 settembre nel foyer dell’ADI Design Museum con THIS IS A JOHN CAGE EVENT: BELLEZZA E METODO DEL CASO, ove si vuole riproporre un “Event” inteso alla John Cage, con il pianista Franco Venturini e il danzautore Giacomo De Luca impegnati in un omaggio alla coppia d’arte Cage – Cunningham, che unirà le note del primo alle linee del secondo in un’inedita rilettura site specific.

Per questa particolare performance sono previste due diverse esecuzioni, la prima alle 15.30 e la seconda alle 18.30.

Il 7 ottobre dalle 14.30 sempre all’ADI Design Museum si godrà di una vera performance collettiva che, come nessun’altra, renderà lo spirito del tempo di allora e di oggi. Con For Philip Guston del compositore statunitense Morton Feldman nessuno potrà dirsi più estraneo all’opera d’arte performata della durata colossale di ben quattro ore perché, come scrisse lo stesso Feldman: “Come ho detto, il pezzo è lungo. Non devi pensare di essere un pubblico in cattività e non essere imbarazzato se devi andartene. Molti buoni amici potrebbero dover andare a prendere una figlia a una festa di compleanno. Altri amici che sono qui devono andare a prendere qualcuno all’aeroporto…quindi va benissimo”.

Questa performance, dunque, può ed anzi deve essere osservata da tutte le angolazioni e goduta in modo dinamico, visitando le esposizioni in corso, esplorando il museo, fermandosi al bar o al bookshop, partecipando per un pomeriggio alla vita dell’ADI Design Museum, nel cuore della città di Milano, perché, sempre usando le parole del compositore: “Prima, i miei pezzi erano come oggetti; ora, sono come cose in evoluzione”.

Si chiude la rassegna il 31 ottobre alla Santeria Toscana31 con LA DOWNTOWN MUSIC AL FEMMINILE, antologia musicale che ripercorre le strade delle grandi artiste dell’avanguardia newyorkese con Laurie Anderson, Meredith Monk, Nico, Yoko Ono, ma anche i loro intrecci d’arte e vita con John Cage, David Byrne, Morton Feldman, Alvin Lucier, affidata alla cantautrice, pianista, compositrice e performer Petrina, già collaboratrice di David Byrne, John Parish, Elliott Sharp e Jherek Bischoff,nonché interprete di riferimento di musica contemporanea con prime assolute di Morton Feldman e Sylvano Bussotti e scelta da Paolo Fresu per aprire la sua collana discografica dedicata alle grandi voci di oggi.

Dall’edizione 2023 il festival si arricchisce della collaborazione con la casa editrice MIMESIS, che pubblicherà all’interno del proprio catalogo un volume contentente il programma della rassegna, corredato di saggi e guide all’ascolto, con contributi inediti di Massimiliano Viel, Laura Faoro, Sara Baldini, Giacomo De Luca, Giovanni Mancuso e Carlo Centemeri; la pubblicazione sarà curata da Fabio Francione. Il volume sarà pubblicato solamente in forma digitale, per limitarne l’impatto ambientale, e sarà disponibile – oltre che tramite i canali del festival – nella consueta distribuzione editoriale.

IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI

26 SETTEMBRE 2023 – ore 21

“BACK TO NEW YORK: DOWNTOWN MUSIC SKETCHES” – PRESENTAZIONE DELLA RASSEGNA E DEL CATALOGO

Una serata tra i magnifici cocktail dell’Apres-Coup per presentare l’edizione 2023 e la pubblicazione, edita da Mimesis, che racconta il nuovo cartellone, tra interventi, saggi, guide all’ascolto e discografie.

Con Laura Faoro (direttrice artistica del festival), Fabio Francione (curatore del catalogo) e ospiti.

Après-Coup, Via Privata della Braida, 5, 20122 Milano, Italia; Ingresso con consumazione

3 OTTOBRE 2023 – ore 18

“Dopo Silenzio. Un anno dal lunedì” – Una nuova raccolta di scritti di Cage in Italiano

La città di Milano è sempre stata un crocevia: una rete di connessioni che l’hanno portata a essere non solo protagonista, ma anche e soprattutto punto di partenza di fenomeni tecnologici e artistici che avrebbero poi avuto rinomanza mondiale. Nel 1958 il compositore americano John Cage giunge a Milano dove Luciano Berio lo invita a lavorare al Centro di Fonologia della RAI, istituito nel 1954 da Berio e da Bruno Maderna come uno dei più avanzati centri di ricerca elettronica per applicazioni musicali, un concetto avveniristico per l’epoca e che aveva solo pochi equivalenti in Europa (a Parigi e a Colonia). Cage girò la città di Milano con un magnetofono, registrandone i suoni più interessanti e rielaborandoli poi elettronicamente negli studi Rai: il risultato fu la composizione di un brano di musica elettronica intitolato “Fontana Mix”, oggi ritenuto universalmente uno dei suoi capolavori. Ma tra i personaggi che Cage conobbe in RAI ci fu anche Umberto Eco, che promosse la partecipazione di Cage a “Lascia o Raddoppia?” all’inizio del 1959, dove il compositore americano giunse come concorrente e vinse ben cinque milioni di lire grazie alla sua grande conoscenza del mondo dei funghi. In occasione della prima pubblicazione di “Dopo Silenzio: un anno dal lunedì” che raccoglie una ampia silloge di scritti teorici di John Cage finalmente tradotti – per la prima volta – in Italiano, proponiamo un incontro con Massimiliano Viel (compositore, musicologo e filosofo, docente al conservatorio di Milano) e con Roberto “Gomma” Guarneri (direttore delle edizioni ShaKe, collaboratore di MediaMente per RAI e da sempre una delle figure più attente al crocevia tra arte e tecnologia), per riassumere l’attualità della figura di Cage, ma nel contempo riflettere sull’evoluzione del ruolo di snodo tecnologico e artistico della città di Milano, che proprio nel 1958 aveva cominciato da un anno i lavori per la realizzazione della prima rete metropolitana (e che da poco ha inaugurato la quinta). In collaborazione con Metropolitana Milanese e Centrale dell’Acqua Milano.

Centrale dell’acqua di Milano – Piazza Diocleziano, 5, 20154 Milano; Ingresso libero

Inoltre: 28 settembre ore 23, 5 ottobre ore 23 – in onda su Radio Popolare

Due puntate speciali in diretta di “Labirinti musicali” (poi disponibili in podcast) dedicate ai grandi dischi del mondo newyorchese, da Laurie Anderson a Glenn Branca, da Lou Reed a Philip Glass, con anche alcune registrazioni inedite. Conduce in studio Carlo Centemeri con ospiti.

www.festivalspiritodeltempo.it

Data di pubblicazione: 15 Settembre 2023

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