La scomparsa di Marco Contini, l’uomo del disco

È mancato a 86 anni, nella sua casa di Città Studi a Milano, Marco Contini, tra i maggiori collezionisti al mondo di grammofoni e dischi a 78 giri, e tra i fondatori, con il cognato Michele Selvini, della nostra rivista. Grande appassionato di lirica, Contini in oltre mezzo secolo aveva messo assieme una raccolta unica, di circa 500 grammofoni con alcune rarità sconosciute ai musei, e di 100mila dischi, oltre a memorabilia musicali di ogni genere, autografi e annate complete di riviste musicali. Nato a Biandronno, nel Varesotto, di professione mobiliere, fu il primo, oltre mezzo secolo fa, a importare in Italia i mobili dei maggiori designer del Nordeuropa, da Arne Jacobsen a Johnny Sorensen, ingrandendo e migliorando l’attività di famiglia incominciata dai cugini Selvini e proseguita dal padre, e seguita tuttora dal figlio David nel negozio di via Poerio a Milano.

Il giovane Contini ascoltava le opere in loggione alla Scala, era presente all’ultimo concerto di Toscanini e raccontava di aver assistito a dieci repliche della storica Sonnambula con la Callas. Amico di cantanti e musicisti, con cui trascorreva serate ad ascoltare dischi rari, con il figlio David ha dato vita alla collana di libri dedicati ai grandi direttori d’orchestra della Scala, allegando cd con preziose registrazioni inedite e interviste ai protagonisti, oltre ad aver progettato lo splendido volume “Grandi voci alla Scala”, curato dall’amico Rodolfo Celletti, oggi introvabile e oggetto di culto tra i collezionisti. Suo era anche un libro dedicato alla storia della riproduzione sonora, ai fonografi e grammofoni. Una parte della sua raccolta di grammofoni, sotto la sovrintendenza di Carlo Fontana, era stata messa in mostra a Palazzo Busca per conto del Museo della Scala.

Alla moglie Evanthia e ai figli David e Claudio le condoglianze della redazione di MUSICA

Mario Chiodetti

Data di pubblicazione: 29 Maggio 2022

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