
Premio alla Divulgazione Musicale “Ezio Bosso”
alla prima edizione è boom di iscritti: 144 progetti da tutta Italia.
Entra nel vivo la prima edizione del Premio alla Divulgazione Musicale Ezio Bosso – 2025: 144 progetti da tutt’Italia con Associazioni, Scuole Statali, editori, Arci e Conservatori che hanno aderito da ben 63 province diverse. Dunque una risposta di proporzioni inattese è giunta da tutto il territorio all’appello di Associazione Ezio Bosso, in collaborazione con Regione Puglia, per premiare ed incentivare la voglia di musica colta in Italia.
Ed Associazione Ezio Bosso rilancia la sfida aggiungendo un quarto premio ai primi tre già finanziati da Regione Puglia.
Grandi e prestigiose associazioni concertistiche con decenni di esperienza alle spalle, piccole realtà giovani, città metropolitane, borghi, paesi, da Gorizia fino all’ultimo lembo di Sicilia: la prima edizione del Premio alla Divulgazione Musicale Ezio Bosso rivela un’Italia inattesa e trasversale a qualsiasi classificazione, che considera la musica classica o “libera”, come imprescindibile strumento di conoscenza, benessere, crescita personale e sociale per bambini, anziani, malati, giovani, categorie fragili, famiglie, detenuti, extracomunitari in difficoltà, ma anche persone qualunque alla ricerca di dialogo, ascolto e sviluppo culturale attraverso l’unico mezzo che, come diceva Ezio, “connette cuore, cervello e pancia” in un batter d’ali. Dunque il partito apolitico della musica classica è molto più capillare, nutrito e radicato di come appare nelle cronache mediatiche, da sempre convinte che il mainstream viva altrove, ed in esso l’opera, il canto, considerata tradizionalmente la passione del Bel Paese, è presente ma solo in pari misura rispetto all’attività orchestrale e cameristica, spesso interpretate come lo strumento migliore per lo sviluppo dell’ascolto e dello spirito corale, pensiero perfettamente in linea con il costante lavoro divulgativo di Ezio Bosso durante tutta la sua multiforme ed eclettica carriera di musicista. Le regioni che hanno presentato più progetti sono: Lombardia, guidata da Milano; Lazio, trainato da Roma; Piemonte, Puglia e Emilia-Romagna, quindi Toscana e Veneto, ma stupisce soprattutto il gran numero di progetti provenienti dalle piccole province e dai borghi di campagna, a dimostrazione che l’Italia tutta e non solo i grandi centri, sente il bisogno di una capillare attività culturale musicale come alternativa ad un pericoloso e disgregante isolamento sociale, ancora più rischioso in epoca digitale.
E per premiare questa sorprendente voglia di musica intelligente, Associazione Ezio Bosso aggiunge un quarto premio di 2.000 euro ai tre già finanziati da Regione Puglia per un ammontare complessivo di 22.000 euro: il quarto riconoscimento, affidato al pubblico, verrà assegnato tramite voto diretto online sul sito dell’Associazione, dove si potrà scegliere tra i venti progetti finalisti stabiliti dal voto del Comitato Scientifico presieduto da Michele dall’Ongaro. Le votazioni verranno aperte il giorno 7/11 e si chiuderanno il giorno 14/11. Tutte le fasi di voto, sia del comitato scientifico sia del pubblico, verranno certificate da notaio e i risultati saranno resi noti a dicembre 2025 contestualmente alla consegna dei premi in denaro.
Il Premio alla Divulgazione Musicale Ezio Bosso nasce per iniziativa dell’Associazione Ezio Bosso in collaborazione con Regione Puglia e Puglia Culture, dopo che il marchio Buxus degli eredi Bosso ha completato il percorso di pubblicazione dei suoi testi inediti, musicali e non. Il Premio è inteso dall’Associazione come strumento attivo per rendere sempre più vivo e socialmente incisivo il pensiero del grande musicista torinese quale lascito collettivo al suo paese.
Esprime grande soddisfazione per l’iniziativa Michele dall’Ongaro, Presidente del Comitato Scientifico del Premio: «Se c’è una cosa che Ezio Bosso ci ha insegnato è che la musica parla a tutti e tutti hanno diritto di godere della bellezza e della forza che ne scaturiscono. Il Premio ha lo scopo di dare una mano a chi lavora perché queste energie siano condivise e diffuse nel modo più capillare nel nostro Paese così come Bosso ha fatto con slancio incessante e passione contagiosa».
Associazione Ezio Bosso
Nata ad aprile 2025, l’Associazione Ezio Bosso porta ad un nuovo traguardo democratico, partecipativo e orizzontale, tutte le attività venture per mantenere viva la memoria dell’arte musicale e del pensiero sociale del grande musicista torinese. L’Associazione dunque eredita già tre album di inediti pubblicati postumi con Sony Classics, il volume Mondadori “Faccio Musica”, il docufilm “Ezio Bosso: le cose che restano” presentato al Festival Internazionale del Cinema di Venezia, molti testi musicali pubblicati. Promotrice del fortunato Premio alla Divulgazione Musicale Ezio Bosso con Regione Puglia, che ha visto 144 associazioni musicali aderire con entusiasmo da tutt’Italia, essa raccoglie in sé non solo tutta la famiglia di Ezio Bosso, ma anche la sua storica collaboratrice Alessia Capelletti, nonché molti membri della società civile come l’assessore tecnico di Regione Puglia Avvocato Serena Triggiani e un importante numero di grandi artisti italiani ed internazionali, quali Luigi Piovano, Sergei Krylov, Anna Tifu, David Tremlett, Paolo Fresu, Enrico Saverio Pagano; a questi si affiancano importanti editori musicali, come Filippo Michelangeli, operatori del settore classico come la Presidente della Società dei Concerti di Milano Enrica Mormone, il CEO di Dubai Opera Paolo Petrocelli, il Presidente di AIAM e CIDIM Francescantonio Pollice. L’Associazione è presieduta da Tommaso Bosso, già anima delle precedenti attività con il marchio Buxus.