Anna Serova omaggia Walton e Ischia

A partire dal 1949 e fino alla sua morte, avvenuta nel 1983, il grande compositore inglese William Turner Walton visse nell’isola d’Ischia con la sua moglie argentina Lady Susana Walton, la quale dal 1958 si dedicò alla creazione di quello che diventerà uno dei giardini più belli d’Europa; un luogo unico, suggestivo e di grande interesse scientifico, fatto di viali, fontane, piante rare o comunque di provenienza esotica, e macchia mediterranea, conosciuto come La Mortella, che dal 1990 è aperto al pubblico.

Ora, per il quarantennale della morte del compositore, la William Walton Foundation, insieme ai Giardini La Mortella e all’Oxford University Press, gli dedica un album commemorativo di grande interesse. Il disco, pubblicato dalla Naxos e ispirato proprio ai Giardini, è stato realizzato in collaborazione con la violista russo-italiana Anna Serova e il compositore e direttore d’orchestra Roberto Molinelli, suo compagno nella vita e nell’arte.

L’album sarà lanciato ufficialmente a novembre, ma è stato presentato in un’anteprima a Villa La Mortella ad uno ristretto gruppo di invitati. Il disco contiene innanzitutto la trascrizione per viola di Anna Serova del famoso concerto per violoncello scritto da Walton per il virtuoso Piatigorsky, e che il compositore considerava il migliore dei suoi tre concerti per archi.

Il progetto discografico è poi completato da tre nuove composizioni di Roberto Molinelli, scritte a Ischia tra il 2018 e il 2022.  Le composizioni prendono il nome da angoli evocativi del giardino o da alcune delle specie più rare che vi si trovano. In Lady Walton’s Garden i movimenti sono dedicati a piante esotiche come il “Ginko Biloba”, la “Victoria Amazonica” e la pianta argentina “Palo Borracho”. La parte finale della composizione è un vero e proprio tango che prevede anche che un “tanguero” danzi insieme alla violista.

Si passa poi a William’s Rock, una passacaglia dal sapore rock, un omaggio alla cosiddetta ‘Roccia di William’, una piramide naturale di pietra che oggi custodisce le ceneri di Sir Walton. Il basso di passacaglia barocca che accompagna la viola solista è affidato alla chitarra elettrica, mentre la Cadenza in stile rock viene suonata da una viola d’amore. Nella parte finale vengono citate le battute iniziali del Concerto per Viola di Walton.

Infine, The Missing E è dedicata al Ninfeo che ora contiene le ceneri di Susan Walton: il brano parte da un errore di ortografia inciso sul marmo intorno alla fontana, dove la “E” che manca in una parola (belived invece di believed) ha dato l’idea a Molinelli di comporre un brano che evita di proposito la nota Mi (che nella notazione anglosassone è E). Il Mi compare solo in chiusura come imitazione del canto dell’upupa, un uccello che è tipico dell’isola d’Ischia.

Per riflettere la natura cosmopolita della coppia Walton (lui britannico, lei argentina, entrambi innamorati di un angolo d’Italia), Molinelli ha previsto strumenti tipici delle culture sudamericane e partenopee.

Lorenzo Fiorito

Data di pubblicazione: 29 Settembre 2023

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